Un progetto del verde fuori dagli schemi per Impavida, il birrificio artigianale creato da due giovani imprenditrici ad Arco (Trento). Tralci di luppolo (Humulus lupulus) e di vite del Canada (Parthenocissus quinquefolia) conquistano le architetture nella bella stagione. Il profumo dei gelsomini e le chiome dei cipressi fanno viaggiare con la fantasia fino al vicino Lago di Garda, mentre i profili drammatici dei pini di Scozia (Pinus sylvestris) richiamano le pareti di roccia che circondano la valle. Perché non sfruttare fino in fondo il clima mite della zona? Ecco allora siepi di aromatiche e spalliere di piante da frutto del paesaggio Mediterraneo a moltiplicare le suggestioni per chi si accomoda all’aperto. Le tessiture del fogliame e le proporzioni sono studiate per integrarsi con l’edificio, un ex fabbricato industriale reinterpretato dallo studio Genuizzi Banal (Milano). L’uso e la disposizione delle specie contribuiscono al contenimento delle esigenze idriche: un principio fondamentale applicato tanto da Valerio Cozzi nei suoi progetti quanto dall’azienda trentina, la quale impiega sistemi di produzione e gestione sostenibili e circolari.
Committente: Birra Artigianale Impavida
Dove: Arco (Trento)
Anno: 2020
In collaborazione con: Genuizzi Banal architetti, Frizzi costruttori di giardini
Servizi: Concept design, plant design, progetto esecutivo, assistenza tecnica alla costruzione
